Oggi e domani a Durazzo proseguono le attività e i laboratori del progetto Blue Deal per lo sfruttamento delle energie marine rinnovabili.
SIENA – Un progetto coordinato dall’Università di Siena vuole indagare e comprendere le potenzialità reali delle “Blue Energy“, le fonti di energia marina derivanti dal moto ondoso, dalle maree, dalle correnti e dai gradienti di salinità e temperatura, insieme ad altre forme energetiche alternative come l’eolico off-shore e le biomasse acquatiche.
Blue Energy Lab, si chiamano così i laboratori che hanno l’obiettivo di esplorare e sviluppare impianti per lo sfruttamento delle energie marine rinnovabili in 5 città costiere del bacino del Mediterraneo e sono pensati come processi partecipativi aperti a cittadini, imprese, amministrazioni locali e molti altri stakeholders, allo scopo di individuare potenziali energetici marini, barriere e opportunità. Oggi e domani a Durazzo, in Albania, si svolgono le attività del progetto e il secondo “Testing Lab” che permetterà di definire la metodologia applicata e sperimentata nelle fasi successive.
I vari partner presenteranno alle amministrazioni locali (Porto di Durazzo e Albanian University) alcune proposte riguardanti la pianificazione territoriale per lo sfruttamento delle “Blue Energy” nell’area costiera di Durazzo. Nella seconda giornata del meeting verrà lanciata la “Open Innovation Challenge”, aperta ad aziende e imprese sia locali che comunitarie, volta a favorire l’incontro fra domanda e offerta nel campo dell’innovazione energetica e dello sviluppo sostenibile.
Il progetto è coordinato dal professor Simone Bastianoni del dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente dell’Ateneo senese. Tutte le attività e gli sviluppi del progetto sono disponibili sul sito di Blue Deal. Per informazioni scrivere a: bluedeal@unisi.it
Fonte: Università di Siena
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