Le deposizioni di quest’anno sono state tardive e le forti mareggiate di fine estate hanno compromesso quasi tutti i nidi.
di Gabriella Congedo
Non è stata un’annata fortunata per i nidi di Caretta caretta in Toscana. A fronte di un numero record di deposizioni – 5 accertate più 2 presunte – le nascite sono state pochissime.
Già la stagione era partita male con la devastazione del nido della Rocchette (Castiglione della Pescaia) ad opera di un gruppo di ragazzini (leggi qui l’articolo). Poi sono arrivate le mareggiate, e nell’ultimo scorcio di estate la Toscana ne ha viste di eccezionali.
“Purtroppo questi fenomeni sempre più intensi a fine stagione sono ormai la prassi e le deposizioni in Toscana quest’anno sono avvenute in una fase più avanzata dell’estate. Sono nidi cosiddetti tardivi che rischiano di più di incorrere in questi fenomeni” spiegano gli esperti di tartAmare, l’associazione che gestisce 5 dei 7 nidi toscani.
Ma vediamo caso per caso. Dal primo nido, quello scoperto il 9 luglio sulla spiaggia di Riva del Sole a Castiglione della Pescaia, sono nati soltanto due tartarughini prima che la camera del nido venisse inondata da due mareggiate. Conteneva 111 uova: lo sappiamo perchè gli esperti di tartAmare avevano dovuto traslocarlo per allontanarlo dalla riva e da un canale di scolo.
Del nido delle Rocchette devastato da un atto vandalico abbiamo già detto. L’unica buona notizia per ora arriva da un altro nido della Maremma, quello di Roccamare, deposto il 28 luglio. In questo luogo isolato e selvaggio, nonostante il maltempo, delle 127 uova presenti 84 ce l’hanno fatta a schiudersi e si presume che abbiano consegnato al mare altrettante piccole tartarughe. Tra parentesi, anche questo nido era stato spostato perché troppo vicino al mare.
Adesso le speranze residue sono riposte nei due nidi della costa livornese, quelli di Baratti e San Vincenzo, che si dovrebbero schiudere intorno al 10 ottobre. Ma le possibilità sono davvero poche: alcuni giorni fa una fortissima mareggiata ha colpito con particolare violenza la costa livornese danneggiando persone e cose e ha devastato anche i due nidi.
Presto lo staff di tartAmare farà un’ispezione ma l’ipotesi più probabile, purtroppo, è che le deposizioni di Baratti e San Vincenzo abbiano subito danni irreversibili.
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