Il Parco nazionale e l’associazione La grande via di Franco Berrino insieme per verificare scientificamente i benefici delle foreste sulla salute dell’uomo.
SOCI (Ar) – E’ ben noto che alberi e piante sono in grado di apportare all’uomo innumerevoli benefici. La novità è che oggi la scienza è in grado di misurarli. “Recenti studi – sottolineano i responsabili del Parco nazionale Foreste casentinesi – hanno dimostrato che esiste una correlazione positiva tra le foreste evolute e il miglioramento dei parametri vitali dell’uomo (abbassamento dei picchi di pressione sanguigna, riduzione del cortisolo, aumento della serotonina, decremento degli effetti negativi dello stress) di chi vi si immerge. Le piante forniscono importanti servizi per il benessere, sia fisico che mentale, e gli ambienti del Parco nazionale, particolarmente evoluti e strutturati, rappresentano il luogo ottimale per quantificare i benefici della pratica medica sviluppata in Giappone dello Shirin-yoku (Bagni di foresta)”.
Per dare ulteriore impulso a questi studi il Parco nazionale delle Foreste casentinesi ha stipulato un accordo con l’associazione La Grande Via, fondata da Franco Berrino ed Enrica Bortolazzi.
“Il lavoro che ci apprestiamo a fare, con una realtà scientifica e formativa di livello internazionale, in modo diverso rispetto a molte discipline esoteriche vincolate ad approcci fideistici, consiste nel fornire una misura scientifica dei benefici apportati dalla foresta nella vita dell’uomo“, commenta Luca Santini, presidente del Parco.
La Grande via è l’associazione fondata da Franco Berrino e da Enrica Bortolazzi presso la Mausolea, l’antica tenuta dei monaci camaldolesi di Partina, allo scopo di studiare come si possano prevenire le malattie croniche e il veloce invecchiamento dell’organismo, nonché ristabilire lo stato di salute nelle persone che sono state colpite da patologie associate a scorretti stili di vita.
Nell’accordo l’associazione si impegna a a programmare e organizzare eventi di “terapia forestale“: a impostare test clinici di verifica nei parametri fisiologici dei pazienti, a valutare e divulgare i risultati ottenuti e a organizzare corsi di formazione per guide con preparazione specifica. Il Parco contribuirà a individuare aree idonee allo studio, collaborerà all’individuazione delle strutture di appoggio logistico e favorirà la promozione e la diffusione dei risultati.
Franco Berrino è medico, epidemiologo, già direttore del dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. Nella sua attività quarantennale di ricerca e prevenzione ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e coordinato i registri europei per lo studio della sopravvivenza dei malati coinvolgendo decine di migliaia di persone negli studi sulle cause delle malattie croniche e promuovendo la modifica degli stili di vita allo scopo di prevenire quelle degenerative.
Fonte: Parco nazionale Foreste casentinesi
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