(Video Parco della Maremma e Tartanet)
Una volta rilasciata in mare ha manifestato difficoltà a immergersi. Recuperata nuovamente è stata portata all’Acquario di Livorno per altri accertamenti.
di Iacopo Ricci
TALAMONE (Gr) – Si è conclusa con un nulla di fatto la tanto attesa liberazione della tartaruga Erica CeGia fissata per ieri mattina al largo di Talamone.
Qualcuno forse ricorderà la Caretta caretta che si trovava in situazione di difficoltà all’isola d’Elba ed era stata recuperata dai biologi del Settore Mare di ARPAT, Cecilia Mancusi e Giacomo Marino, lo scorso 28 luglio (leggi qui l’articolo).
L’avevano chiamata Erica CeGia per ringraziare chi l’ha soccorsa e il giorno successivo ricoverata al centro Tartanet di Talamone del Parco della Maremma.
La Caretta caretta, una femmina di 38 kg, non mostrava segni di ferite o ami da lenza ma nei giorni di degenza in vasca aveva espulso con le feci una grande quantità di materiale plastico che aveva ingerito e che era la causa delle sue difficoltà di immersione. Era stato necessario curarla con antibiotici per un’infezione sistemica fino alla completa guarigione e al recupero di tutte le funzionalità ma infine Erica CeGia era pronta per tornare in mare.
Prima della liberazione i ricercatori dell’Università di Pisa le avevano montato sul carapace un trasmettitore satellitare per poterne seguire gli spostamenti in mare.
Ieri mattina, giovedì 17 settembre, al porto di Talamone tutto era pronto per la liberazione e molta gente si era radunata per salutarla.
La motovedetta con a bordo la tartaruga ha quindi preso il largo dove è stata rilasciata. Dopo la prima immersione e la prima riemersione Erica CeGia ha continuato a nuotare senza nessun problema apparente ma poi non si è più immersa, come avrebbe dovuto.
Dopo oltre mezz’ora di osservazione si è quindi deciso di recuperarla nuovamente, d’accordo con i responsabili della rete OTB (Osservatorio Toscano per la Biodiversità), per non farle correre il rischio di essere travolta dalle imbarcazioni in transito lungo le coste.
Adesso Erica CeGia è stata trasferita all’Acquario di Livorno che è dotato di vasche profonde e idonee alla riabilitazione. Qui si indagherà a fondo per scoprire qual è il problema che non le ha permesso di ritornare in natura correttamente. Per la liberazione bisognerà attendere, ma la decisione è stata presa a salvaguardia di questa importante specie marina.
Fonte: Parco della Maremma
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