Denunciato per abuso della professione veterinaria e maltrattamento di animali. L’inchiesta, condotta da Carabinieri forestali e Guardie zoofile Enpa, era partita due anni fa.
di Gabriella Congedo
CALENZANO (Fi) – Praticava abusivamente il taglio delle orecchie (conchectomia bilaterale) ai pitbull rilasciando certificazioni fasulle scritte su un ricettario rubato a un veterinario vero. Dopo due anni di indagini delle Guardie Zoofile ENPA di Firenze/Prato, e una perquisizione dei Carabinieri Forestali di Ceppeto insieme alle Guardie zoofile, per un medico generico di Calenzano è scattata la denuncia per abuso della professione veterinaria e maltrattamento di animali.
I primi sospetti risalgono al 2018 quando a Montespertoli viene individuato un cane pitbull con le orecchie tagliate. In quell’occasione viene presentato il certificato medico di un veterinario di Foggia che attesta il taglio delle orecchie in seguito ad alcuni episodi di aggressione tra cani.
Ma il certificato è falso: il veterinario di Foggia, una volta chiamato in causa, dichiara che la firma non è sua: da tempo infatti aveva sporto denuncia contro alcune persone che falsificavano il suo ricettario, tra le quali anche il medico in questione.
Le indagini proseguono e nel 2019 i Carabinieri arrivano in un allevamento di cani pitbull nel Comune di Calenzano (ampiamente pubblicizzato su Facebook). Anche qui trovano dei cani ai quali è stata praticata la conchectomia bilaterale. Per due degli animali vengono esibiti i certificati veterinari redatti, guarda caso, da un medico di Foggia e da uno di Marcianise (Caserta). Ma qualcosa non torna, le giustificazioni non convincono gli agenti che si rivolgono ai Carabinieri Forestali di Foggia e di Caserta chiedendo di verificare con gli interessati l’autenticità dei documenti. I sospetti trovano conferma: i certificati sono stati falsificati.
Altre prove pesanti sono emerse infine dalla perquisizione di due abitazioni, una a Sesto Fiorentino e l’altra a Calenzano, su ordine della Procura della Repubblica di Prato: un altro certificato medico su carta intestata del veterinario di Foggia, completamente in bianco ma con timbro e firma del medico, libretti di vaccinazione timbrati dall’indagato (in qualità di medico generico), vaccini ancora da inoculare, aghi da sutura con relativi fili, due cauterizzatori elettrici per uso chirurgico, pinze emostatiche, bisturi.
Adesso per il medico generico sedicente veterinario sono guai seri. Intanto gli sono state addebitate 13 sanzioni amministrative per un totale di 1.400 euro. Ma questo è nulla, ci sono le ipotesi di reato al vaglio dell’autorità giudiziaria: maltrattamento di animali e abuso della professione veterinaria. Se ci sarà un processo penale l’Ente Nazionale Protezione Animali ha annunciato che si costituirà parte civile.
Nome e cognome del veterinario?v