I due Comuni pronti a costruire a Livorno un nuovo impianto che tratterà 60.000 tonnellate all’anno per la produzione di compost e bio-metano.
LIVORNO – Dopo il presidio “Basta velENI” di sabato 11 luglio, organizzato dalle associazioni ambientaliste per protestare contro il progetto di Eni di ampliare il suo insediamento con una “bioraffineria” per il trattamento di rifiuti plastici non riciclabili e indifferenziati, il Comune di Capannori e il Comune di Livorno sono pronti a sottoscrivere un accordo per la progettazione e la costruzione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti organici.
Si tratta di un’operazione in linea con quanto già sancito dall’Ato Toscana Costa per la definizione del servizio nel suo complesso e con la redazione del piano industriale di Retiambiente in fase di ultimazione. Più nel dettaglio il Comune di Livorno si attiverà per individuare un’area adeguata al nuovo impianto mentre AAMPS, il gestore dei servizi ambientali della città costiera, si occuperà della progettazione del sito che avrà una capacità di trattamento di 60.000 tonnellate/anno per la produzione di compost e bio-metano.
Il Comune di Capannori, rinunciando a costruire l’impianto sul suo territorio, potrà conferire i rifiuti nel nuovo impianto avvalendosi di tariffe agevolate. ASCIT (società affidataria del servizio pubblico di raccolta e smaltimento dei rifiuti per il Comune di Capannori) metterà a disposizione di AAMPS l’esperienza maturata nell’applicazione di sistemi di tariffazione puntuale per favorirne la progressiva introduzione anche a favore dei cittadini livornesi.
“L’alleanza Capannori-Livorno sul tema dei rifiuti e dell’ambiente in generale è un atto importante – dice il sindaco di Capannori Luca Menesini – basti pensare che finalmente a Capannori chiudiamo la questione dello smaltimento dei rifiuti organici che è molto costosa, riuscendo a conferirli a prezzi agevolati a Livorno. Accanto a questo, Capannori è pronta a nuove sfide perché la Toscana sia sempre più rifiuti zero e modello di gestione in questo ambito”.
“Superando la logica isolazionista che aveva contraddistinto la precedente amministrazione – commenta Gianfranco Simoncini, assessore alle Società Partecipate del Comune di Livorno – siamo riusciti a raggiungere un accordo con il Comune di Capannori che ci permetterà di realizzare un impianto nell’area dell’ex discarica a Vallin dell’Aquila che darà una risposta alla chiusura dell’inceneritore, rappresentando la base del nuovo e realistico piano industriale di Aamps”.
“Il nuovo impianto farà di Aamps un’azienda modello dell’economia circolare – aggiunge Giovanna Cepparello, assessora all’Ambiente del Comune di Livorno – garantendole un ruolo da protagonista nella gestione complessiva dei rifiuti a livello regionale. In vista dello spegnimento dell’inceneritore del Picchianti saremo quindi pronti con valide soluzioni alternative sia sul piano prettamente ambientale sia su quello della riduzione dei costi di gestione. Invece di spendere due milioni di euro ogni anno per mandare l’organico nel nord Italia, sull’organico costruiremo il futuro dell’azienda”.
Fonte: Comune di Capannori
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