Una collezione di specie rare e antiche che tutti possono ammirare, ma anche cogliere e mangiare. Dalla donazione della famiglia Tesi nasce il Parco Frutteto San Jacopo.
di Iacopo Ricci
PISTOIA – C’è il susino Strozzapreti, di San Quirico, a cui sono legate leggende e tradizioni popolari; la mela Decio, già conosciuta ai tempi dei Romani e di probabile origine veneta; la pera Campana Rugginosa Precoce, di Femminamorta, originaria delle regioni transcaucasiche e molto amata dalle civiltà del mondo antico.
È stato inaugurato a Pistoia il nuovo Parco Frutteto San Jacopo, un luogo unico nel suo genere dove ha trovato posto una collezione di alberi da frutto di varietà rare e antiche. Uno spazio accessibile a tutti e a fruizione gratuita dove sarà possibile anche mangiare un frutto appena colto da un albero. Forse il primo esempio a livello nazionale di un parco frutteto di questo genere.
L’ha realizzato il Comune nell’area verde attigua all’Ospedale San Jacopo in collaborazione con la Asl, Romiti Vivai e Legambiente.
Il parco nasce dall’idea del reparto giardini dei cantieri comunali di accogliere e mettere a disposizione di tutti il lascito di Giovanni Tesi, appassionato di botanica e di alberi da frutto che, nell’arco della sua vita, ha selezionato e collezionato sapientemente semi e frutti con una vera e propria ricerca di archeologia botanica.
Specie rare, antiche e di importazione, ma anche la ricerca delle stesse varietà di frutti in terreni diversi tra loro come la Garfagnana, la Lunigiana e la collina pistoiese.
Il terreno si estende per un ettaro e mezzo ed è coltivato con 322 piante disposte in filari. 200 le varietà di frutto differenti (con tempi di maturazione, sapori e profumi diversi tra loro) appartenenti a 6 specie (peri, meli, susini, ciliegi, gelsi e viti).
All’opera ha contribuito anche la Romiti Vivai, una delle aziende vivaistiche più importanti della zona, che ha messo a disposizione macchinari e personale.
“La città acquisisce un’area verde tutta nuova, culla di una collezione di alberi da frutto di varietà rare e antiche, a tutela della biodiversità e nel rispetto totale dell’ambiente grazie all’impiego di prodotti per la lotta biologica” commenta il sindaco Alessandro Tomasi. Infatti a difesa dalle principali malattie delle piante si utilizzano prodotti consentiti nell’agricoltura biologica.
Il parco frutteto sarà anche uno spazio verde a disposizione degli operatori sanitari e dei frequentatori dell’Ospedale San Jacopo, dove godersi una pausa e poter assaggiare un frutto appena colto.
E questo è solo l’inizio. Sono in arrivo per essere piantate qui altre specie rare e autoctone di alberi da frutto come fichi, loti e altre varietà speciali di viti che si aggiungeranno alla caratteristica Uva Lugliatica Sant’Anna di Lipsia, meglio conosciuta come San Jacopa, già piantata. Il Parco Frutteto vuole essere un parco alla portata di tutti e chiunque, dal cittadino all’agronomo esperto, potrà contribuire ad arricchire la collezione di alberi da frutto.
Fonte: Comune di Pistoia
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