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La crescita “verde” dell’Europa passa anche dall’Ateneo di Pisa

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I progetti GROWINPRO e PRIMA si concentrano rispettivamente sul Green New Deal e sullo sviluppo di un’agricoltura sostenibile nel Mediterraneo.

 

PISA – L’Europa e l’ambiente, un programma di interventi che passa anche dalla collaborazione con l’Ateneo di Pisa. Come ha scritto di recente sul Guardian Mariana Mazzucato, direttrice dello UCL Institute for Innovation and Public Purpose e ricercatrice del progetto europeo GROWINPRO,  i piani di ripresa che molti Paesi stanno mettendo in atto “dovrebbero essere focalizzati sulla strategia del Green New Deal, che consiste nell’abbattere le emissioni di carbonio investendo anche sui lavoratori e facendo in modo che possano adattarsi alle nuove tecnologie”.

Il primo dei video del progetto GROWINPRO, girato prima dello scoppio della pandemia, si concentra appunto sul Green New Deal e sulle politiche da attuare per promuovere una crescita “verde”, intelligente e inclusiva in Europa. Uno degli obiettivi principali di GROWINPRO è infatti quello di fornire una diagnosi completa dell’emergenza climatica e delle sue conseguenze e di delineare una serie di proposte e raccomandazioni politiche per guidare l’Europa sul sentiero di una crescita alimentata dall’innovazione.

Il video di GROWINPRO include interviste ad Andrea Roventini, docente all’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del progetto, Mariana Mazzucato e Lord Adair Turner, presidente della Energy Transition Commission. Il video è online sul sito web GROWINPRO dove sono anche disponibili notizie e articoli sviluppati dai ricercatori sui temi centrali del progetto: crescita, benessere, innovazione, produttività.

Con cinque progetti finanziati (uno nel 2018 e quattro nel 2019) – di cui tre come coordinatore e due come partner – l’Università di Pisa si colloca tra gli enti più “premiati” delle prime due edizioni del Programma PRIMA, la partnership per l’innovazione del settore idrico e agro-alimentare nell’area mediterranea promossa dall’Unione Europa con la partecipazione di 19 paesi. Beneficiari di questi finanziamenti sono i dipartimenti di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e Scienze veterinarie dell’Ateneo pisano.
Il programma PRIMA è nato con l’obiettivo di costruire conoscenza e soluzioni innovative per la gestione delle risorse idriche, un’agricoltura sostenibile, cibo e filiera alimentare nell’area mediterranea.

Il progetto SIMTAP, iniziato il 1° giugno 2019, intende realizzare un sistema acquaponico multitrofico per la produzione alimentare di pesci e piante di acqua salmastra. Il pesce sarà alimentato con mangime prodotto da alghe, vermi e molluschi, in sostituzione parziale o totale di farine, oli di pesce e proteine vegetali. L’obiettivo del progetto è quello di ridurre l’uso di mangimi per i pesci, il consumo di acqua, fertilizzanti ed energia, la produzione di rifiuti e quindi l’impatto sull’ambiente di questo particolare segmento del settore agro-industriale.

Obiettivo del progetto Figgen è valorizzare la variabilità naturale del fico, un frutto antico che presenta un grande potenziale di espansione grazie a preziose qualità nutrizionali, energetiche e nutraceutiche dei frutti. Con il coinvolgimento di agricoltori, produttori, distributori verranno introdotti nei sistemi agricoli cultivar di fico più adatte alle tipologie di ambiente che si produrranno in seguito al cambiamento climatico e che consentiranno la produzione sostenibile del fico in futuro.

Fedkito propone l’uso di chitosano, un polimero naturale aromatizzato con olii essenziali per proteggere frutta, verdura, carne e latticini da attacchi di insetti e funghi e dall’ossidazione degli acidi grassi insaturi prolungando la durata di conservazione dei prodotti alimentari mediterranei deperibili. Il chitosano sarà estratto dalla cosiddetta mosca soldato nera, che verrà allevata con scarti di produzione. I nuovi packaging amplieranno la durata di conservazione dei prodotti freschi in modo sostenibile essendo completamente biodegradabili e prodotti secondo i principi dell’economia circolare.

HaloFarMs svilupperà nuovi sistemi di agricoltura sostenibile per la regione mediterranea basati sull’uso intelligente delle piante alofite per valorizzare le terre degradate e non sfruttate. Si otterrano prodotti ad alto valore aggiunto da impiegare nell’industria cosmetica, alimentare e veterinaria.

Infine, il progetto iGuess-Med ha l’obiettivo creare un innovativo software a basso costo, fruibile su un qualsiasi smartphone, che permetta, tramite una rete di sensori posti in serra e sulle piante coltivate e l’uso di modelli e di algoritmi matematici, di consigliare l’agricoltore sulla gestione del clima in serra, dell’irrigazione, della concimazione e della difesa della coltura.
La sperimentazione sarà condotta sul pomodoro, utilizzando sia la tradizionale coltivazione in terreno, sia quella innovativa in serre a bassa tecnologia tipiche del Mediterraneo. L’App sviluppata permetterà di trasferire rapidamente le nuove conoscenze al mondo produttivo riducendo l’impiego di acqua, fertilizzanti e fitofarmaci e migliorando la produttività delle coltivazioni in serra e la qualità del prodotto finale, con benefici sociali e ambientali e con una maggiore salubrità delle produzioni alimentari.

Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna e Università di Pisa

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