Finanziatore è il magnate argentino Alfredo Lowenstein che ha acquistato la ex-caserma Vittorio Veneto in Costa San Giorgio per farne un resort di lusso.
di Iacopo Ricci
FIRENZE – Firenze non deve diventare una specie di Gardaland al servizio del turismo di lusso. Italia Nostra torna ad attaccare il progetto del ricco argentino Alfredo Lowenstein, intenzionato a costruire un ascensore-funicolare che dal Giardino di Boboli, subito dietro Palazzo Pitti, dovrebbe arrivare fino al Forte Belvedere.
Un vero e proprio mezzo pubblico anche la sua realizzazione, e pure i costi e la gestione, ricadranno sulla Marzocco investment & development che fa capo al magnate argentino. Il quale alcuni anni fa ha acquistato dal demanio la ex-caserma Vittorio Veneto in Costa San Giorgio – sede fino al 1998 della Scuola di Sanità militare – per trasformarla in un resort di lusso con annessi e connessi.
Lowenstein non è un benefattore – accusa Italia Nostra – che costruisce a sue spese l’ascensore-funicolare e poi lo regala alla città ma un capitalista e uno speculatore che ha fatto bene i suoi conti. Dai quali è evidente che “l’ascensore-funicolare sarebbe la ciliegina sulla torta per assicurare il successo al suo progetto, in corso di approvazione con tanto di Variante Urbanistica, per trasformare la grandissima e storica ex caserma (già antico monastero di San Giorgio alla Costa) e il suo contorno verde in una struttura alberghiera di super lusso, con annesse tante altre attività (Spa e centro benessere, ristoranti, giardini, parcheggi sotterranei, strutture commerciali di vicinato)”. L’ascensore-funicolare rappresenterebbe un agevole collegamento “non solo tra la città e il Forte ma anche tra la città e Costa San Giorgio, per l’accesso alla nuova ed esclusiva struttura ricettiva e commerciale dei suoi tanti clienti altolocati e senza problemi di spesa”.
La Giunta comunale a gennaio di quest’anno ha dato il via libera allo studio di fattibilità per “realizzare l’ascensore inclinato, tutto in vetro, trasparente e quindi a basso impatto ambientale”. Un atto che Italia Nostra definisce “scandaloso” annunciando che cercherà di opporsi “in tutte le sedi possibili alla eventuale trasformazione di uno dei più importanti giardini formali d’Europa, quello di Boboli appunto, in una sorta di Gardaland al servizio della monocultura del turismo di lusso o mordi e fuggi che sia”.
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