Gli attivisti di Pisa e Arezzo partecipano alla nuova campagna nazionale e scrivono alle rispettive amministrazioni per chiedere azioni concrete per l’ambiente.
Il 24 aprile è giornata di sciopero digitale per i Fridays For Future anche in Toscana e di lancio a livello nazionale di una campagna chiamata “Ritorno al Futuro”. Pisa è stata la prima città in Italia ad aderire, oltre un anno fa, al movimento che è cresciuto ormai in tutto il mondo e che avanza richieste sempre più urgenti e concrete.
“Durante la crisi del Coronavirus abbiamo capito ancora più profondamente la sua interconnessione con la crisi climatica – spiega Eleonora Macchia, 23 anni, studentessa di Medicina – e quanto sia essenziale tenere al centro la questione ambientale nel pensare l’economia della ripartenza. L’uscita dall’emergenza sanitaria sarà la nostra ultima occasione per investire davvero sulla transizione ecologica”.
Il gruppo di Pisa ha deciso di scrivere una lettera all’amministrazione cittadina affinché si impegni concretamente nella lotta al cambiamento climatico a livello locale. Durante la giornata di protesta, coordinata attraverso la pagina Facebook, è possibile scattarsi una foto nella propria casa con un cartello e postarla sui social, partecipare a webinar ed eventi di svago. La protesta è entrata nel vivo alle 16 quando la lettera è stata consegnata agli amministratori.
Anche Fridays for Future Arezzo, attraverso i propri canali Instagram e Facebook, interagisce con la cittadinanza aretina sui temi più sentiti. I cittadini possono commentare i post, ponendo dubbi, domande e condividendo conoscenza.
“Dal movimento di giovani attivisti aretini arriva una visione chiara per la città – commenta la referente Lavinia Gatti – attuazione del Paes, una politica energetica che punti su edifici a basso impatto ambientale, una mobilità alternativa e sostenibile collettiva e a zero emissioni, il miglioramento costante della raccolta differenziata e una manutenzione del verde urbano che dia sempre più spazio ai giardini e al recupero di quelli esistenti. Per la nostra Arezzo vorremmo, infine, momenti strutturati di incontro tra cittadinanza e amministrazione per poterci confrontare e agire insieme per il benessere di tutta la città. Non dobbiamo tornare al passato, a ciò che ci ha portato al collasso. Questa è l’occasione per un #RitornoAlFuturo”.
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