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Parco eolico del Mugello, petizione su “Change.org” e replica dei sindaci

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Continuano la polemiche e l’Osservatorio civico chiede una sospensiva del procedimento autorizzativo. I sindaci: “Qui nessuno imbroglia. Siamo disponibili al confronto”.

 

Redazione

VICCHIO – DICOMANO (Fi) – L’Osservatorio civico di Giogo Villore ha lanciato nei giorni scorsi una petizione per una raccolta firme online sulla piattaforma Change.org circa l’iter di approvazione del contestato parco eolico che dovrebbe sorgere sul crinale appenninico tra Vicchio e Dicomano.

Con la petizione si chiede alla Regione Toscana di prevedere una sospensiva, fino al termine dell’emergenza legata al Covid-19, affinché non si impedisca il normale esercizio delle libertà civiche connesse al procedimento autorizzativo dell’impianto, facendo quindi decorrere i 60 giorni utili alla presentazione delle osservazioni dalla data in cui sarà ripristinata la piena libertà di circolazione, di riunione e di documentazione necessaria per informare adeguatamente la popolazione.

“Molti cittadini stanno lavorando a queste osservazioni – commentano gli organizzatori – sulle notevoli criticità del progetto per le sue ricadute geologiche, idriche, sulla fruizione di un paesaggio unico e teoricamente tutelato, sull’economia agricola e turistica locale. A fronte di molti utili a esclusivo vantaggio della Agsm Spa proponente, la produzione di energia alternativa rispetto a quelle di origine fossile sarebbe modesta”.

“Questo tratto di montagna appenninica è infatti la sola parte non toccata dagli scempi dei lavori per l’Alta velocità – continuano i responsabili dell’Osservatorio civico – una realtà ben diversa da quella presentata dalle simulazioni video e grafiche elaborate da Agsm nel progetto presentato in Regione”.

Il gruppo di Sì Toscana a Sinistra in Consiglio regionale aveva già presentato a febbraio una mozione che chiedeva alla Giunta di valutare “con rinnovata attenzione e cautela il grave impatto paesaggistico, morfologico e ambientale di un impianto eolico di simili dimensioni nei Comuni di Vicchio e Dicomano, escludendolo dalla progettualità futura relativa alle politiche energetiche regionali”.

Intanto i sindaci di Vicchio e Dicomano, Filippo Carlà Campa e Stefano Passiatore, replicano: Ci sta a cuore la partecipazione dei cittadini e lo abbiamo dimostrato organizzando le prime quattro assemblee pubbliche. I toni che sono stati usati da parte di qualcuno sono inaccettabili, indegni di un confronto civile. Qui nessuno imbroglia, qui nessuno maschera. Pronti e sempre disponibili ad ascoltare, a rispondere, a confrontarci con i cittadini a viso aperto”.

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