La corretta gestione del verde urbano e la qualità dell’aria al centro della risoluzione del convegno svoltosi a novembre. Nuovo convegno online aperto al pubblico il 15 maggio.
di Lipu – BirdLife Italia
Non c’era bisogno del Coronavirus per stabilire le relazioni che corrono tra la salute umana, la qualità dell’aria e il verde urbano: lo dicevano già le Nazioni Unite nel 2014, con la Decisione XII/21 Biodiversity and human health (biodiversità e salute umana) nell’ambito della Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità biologica. Lo ha scritto varie volte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando come le aree verdi aumentano la qualità degli ambienti urbani, migliorando la salute e il benessere delle persone.
Del resto, anche prima dell’emergenza sanitaria in corso, in Italia si contavano dalle 76.000 alle 91.000 vittime ogni anno per patologie respiratorie e cardiocircolatorie associate all’inquinamento atmosferico (polveri sottili). Mentre oggi alcuni ricercatori hanno evidenziato che le zone ad alta incidenza del virus (come la Val Padana) sono tra le più inquinate d’Europa.
Diventa quindi ancora più importante e attuale il messaggio lanciato oggi dalla risoluzione del convegno “La Festa all’Albero – Paesaggio, Sicurezza e Servizi ecosistemici degli alberi urbani e periurbani” che si era svolto il 28 novembre 2019 a Pisa, nella Tenuta di San Rossore.
Organizzato dal Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli e dal Dipartimento DESTeC Ingegneria dell’Università di Pisa, con la collaborazione della Lipu-BirdLife Italia, l’iniziativa si inseriva nell’ambito della Festa nazionale dell’Albero, nella consapevolezza che i cambiamenti climatici, l’isola di calore generata dalle aree urbane e i problemi causati dall’inquinamento portano a modifiche di quelle che dovrebbero essere delle città “green” e sostenibili.
Nonostante si parli frequentemente di paesaggio urbano, di servizi ecosistemici, di ruolo ecologico e resilienza vi è il dubbio che in nome della sicurezza si distrugga il nostro patrimonio verde a causa di scelte urbanistiche (consumo di suolo), di potature drastiche (capitozzature, speronature) e dell’abbattimento degli alberi, anche in mancanza di un motivo circostanziato.
I relatori del convegno (che hanno sottoscritto la risoluzione, insieme ai partecipanti) provengono dal mondo accademico, dalle Soprintendenze, dalle associazioni e si sono confrontati con tecnici, professionisti, enti pubblici e cittadini per approfondire il tema della gestione degli alberi, individuando indirizzi e soluzioni corrette. Questa iniziativa ha anche lo scopo di sostenere la proposta di legge per stimolare le buone pratiche per la gestione del verde urbano avanzata da tredici associazioni al Ministero dell’Ambiente e a quello per i Beni e le Attività Culturali per promuovere una legge integrativa alla 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.
Adesso gli organizzatori guardano già al prossimo appuntamento che sarà il convegno online “Verde urbano: una questione di salute, economia, legalità – dai servizi ecosistemici ai diritti degli alberi” del prossimo 15 maggio (iscrizione gratuita su: https://forms.gle/VkrWCVFvSboicFjVA).
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