Inquinamento

Valori altissimi di PM10 in tutta la Toscana nel weekend del 28 e 29 marzo

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Il picco si è avuto sabato 28, l’origine però sarebbe naturale: polveri desertiche provenienti dalla zona del Mar Caspio e dal nord Africa.

 

di Gabriella Congedo

Dal grafico di Arpat si vede bene anche senza essere esperti: una linea piuttosto regolare dal 23 al 27 marzo, poi, sabato 28, un’impennata.
È accaduto che lo scorso fine settimana le concentrazioni di PM10 registrate dalla rete di monitoraggio della qualità dell’aria della Toscana sono state elevatissime. Il picco è stato registrato sabato 28 marzo quando, caso molto raro, tutte le centraline della rete regionale hanno superato il valore limite giornaliero di 50 µg/m3 , con incrementi dei livelli di concentrazione del PM10 più alti da 6 a 14 volte rispetto alla media dei primi cinque giorni della settimana.
Domenica è andata un po’ meglio, soprattutto nelle aree costiere, ma i valori si sono comunque mantenuti elevati.

Andamento PM10 in Toscana dal 23 al 29 marzo (Arpat)

Questo aumento delle polveri sottili e soprattutto del PM10, repentino e anomalo per il periodo, è un fenomeno che ha interessato anche la penisola balcanica. La causa, secondo Arpat, è quindi da ricercarsi non a livello locale ma in processi di ampia scala. La più plausibile sarebbe l’arrivo di aria densa di polveri sottili di origine non antropica ma naturale (polveri desertiche), trasportata dalle correnti orientali. Dalle simulazioni modellistiche a grande scala risulta che potrebbe trattarsi di polveri provenienti dai deserti asiatici confinanti con il Mar Caspio alle quali si è aggiunta una componente proveniente dal nord Africa.

La probabile origine naturale del particolato è rafforzata dal fatto che mentre si è avuto un incremento esponenziale del PM10 il PM2.5 è aumentato poco, segno che le polveri di questi giorni sono grossolane, compatibili con un’origine terrigena. Lo strano fenomeno osservato sarebbe dunque da ricondurre alla somma del contributo asiatico e nord africano.

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