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“Il virus non ci ridurrà al silenzio”. E Legambiente Quarrata si riunisce on line

Il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manetti
Il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manetti
I volontari si sono adattati all’emergenza e lavorano da casa scambiandosi informazioni e inoltrando documenti via internet e whatsapp.

 

di Gabriella Congedo

QUARRATA (Pt) – In questi giorni non possono incontrarsi e forse non potranno farlo per un pezzo. Ma ci vuole ben altro che il coronavirus per ridurre al silenzio i volontari di Legambiente Quarrata. Ieri il presidente Daniele Manetti è stato inondato via Whatsapp di loro fotografie. Il messaggio è chiaro: noi restiamo a casa ma ci siamo sempre e il virus non avrà partita vinta.

Dunque anche in questo periodo da incubo le battaglie storiche degli ambientalisti di Quarrata vanno avanti. E se bisogna rinunciare agli incontri e alle riunioni, per fortuna c’è il soccorso della tecnologia: internet, whatsapp, telefono, video. Ma senza dimenticare la cara, vecchia carta stampata.

Tra le tante questioni sul tappeto ce n’è una improrogabile: trovare una soluzione per le frequenti alluvioni in una zona di Quarrata dove, ogni volta che piove un po’ di più, i residenti si ritrovano con i piedi a mollo. I quali residenti, sia detto per inciso, sono diventati tutti soci di Legambiente.
Su questo problema è stato appena inoltrato al sindaco di Quarrata e a quello di Pistoia un documento urgente con le proposte di Legambiente e dei cittadini.

“Continueremo anche a distanza – assicura Daniele Manetti – a fare le nostre osservazioni, a produrre documenti e a portare avanti fino a una soluzione tecnicamente e ambientalmente valida il problema delle frequenti alluvioni di via Brana e via del Falchero causate dell’acqua alluvionale proveniente dal Comune di Pistoia”.

Sul territorio di Quarrata la Regione Toscana ha già speso circa 18 milioni di euro in opere contro il rischio idrogeologico, di concerto con Legambiente e il Comune. Se per mitigare il rischio idraulico la Regione ha fatto la sua parte, continua Manetti, “è importante che le opere idrauliche ora le faccia anche il Comune di Pistoia per i fossi minori, per cominciare a mettere in sicurezza via Brana e via del Falchero”.
Di tutto questo si dovrebbe parlare in una riunione pubblica da tenere entro la fine di marzo. Coronavirus permettendo.

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