Cittadini e associazioni ambientaliste in piazza al fianco del Club Alpino Italiano di Massa contro la riapertura di alcune cave dismesse annunciata dal Comune.
MASSA (Ms) – Sabato 4 gennaio dalle ore 16 alle ore 19, con partenza da piazza Alcide De Gasperi, il Club Alpino Italiano di Massa ha organizzato una manifestazione con cittadini e associazioni per protestare contro gli ultimi provvedimenti del Comune in favore della riapertura di alcune cave dismesse e l’inserimento del bivacco Aronte a 1.600 metri di altezza – il rifugio più antico delle Apuane aperto dal 1902 – in classe acustica industriale per agevolare la riapertura della cava al passo della Focolaccia.
Nel piano è prevista la riapertura di sette cave ‘silenti’, ma il numero potrebbe arrivare anche a 18, alcune delle quali con sorgenti d’acqua.
“Da anni decine di organizzazioni ambientaliste e del territorio chiedono la chiusura delle cave di marmo situate all’interno del Parco Regionale delle Alpi Apuane – dichiarano i rappresentanti di Extinction Rebellion Toscana – ma le istituzioni sono sorde a queste richieste”.
“Il diritto al lavoro e la cura dell’ambiente non sono imprescindibili tra di loro – sottolineano i rappresentanti del CAI di Massa – e il primo non va considerato soltanto alla luce dell’attività estrattiva ma nella prospettiva di numerose attività turistiche che si possono sviluppare solo grazie a un ambiente protetto e integro”.
“Salviamo le Apuane aderisce convintamente alla manifestazione – rilancia il responsabile del movimento Eros Tetti – un momento importante per ripartire unitariamente dal manifesto delle Alpi Apuane firmato nel 2016 da tutte le forze ambientaliste che richiedono un progetto di riconversione economica che potrebbe creare molti più posti di lavoro dell’attuale monocultura del marmo”.
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