Il presidente Ventavoli: «Già impegnati su questo fronte da anni. Nel Padule di Fucecchio pronti a impiegare tecniche innovative come le barriere mobili già utilizzate sul Fiume Morto».
Per la pulizia del Padule di Fucecchio da plastiche e rifiuti il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno è pronto a fare la sua parte. A prendere la parola sul dibattito sollevato in questi giorni dall’Associazione Amici del Padule di Fucecchio è il presidente del Consorzio, Maurizio Ventavoli.
«È bene precisare – spiega – che siamo già impegnati su questo fronte da anni e che non si tratta per il Consorzio di un lavoro nuovo. Purtroppo la quantità di plastica che arriva nei nostri fiumi e che si deposita nei bacini d’acqua è sempre maggiore, così come quella che finisce in mare. È un problema che ha conosciuto un aumento esponenziale negli ultimi anni e, proprio per questo, stiamo studiando nuove soluzioni”.
E a proposito della richiesta fatta dagli Amici del Padule di installare griglie per bloccare i rifiuti sui canali principali il Consorzio, prosegue il presidente, è già pronto a studiare la situazione sulla base di altre esperienze maturate in questi anni. «Stiamo portando avanti una sperimentazione simile sul Fiume Morto [canale che attraversa la pianura pisana e sfocia al limite sud della pineta di San Rossore, ndr) dove sono state applicate delle barriere mobili per bloccare il trasporto di plastiche e altri rifiuti verso il mare. Così come stiamo già affrontando il problema su corsi d’acqua e impianti idrovori in altre zone umide, con la collaborazione tecnico-scientifica dell’Università, per intercettare le plastiche e capire al meglio la loro provenienza».
L’emergenza plastica, conclude Ventavoli, non viene affatto sottovalutata dal Consorzio. Si sta facendo e si continuerà a fare il possibile per tenere il problema sotto controllo, senza dimenticare però che bisogna anche gestirlo all’origine: “Il fenomeno della plastica nel Padule di Fucecchio non può essere affrontato solo in loco. La maggior parte dei rifiuti arriva da monte, trasportata dai corsi d’acqua ed è qui che bisogna principalmente agire».
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