Mercoledì 11 dicembre alle 20.15 l’incontro con Marco Vannini e Sabina Moser, a seguire il film “Le stelle inquiete” dedicato a una delle pensatrici più acute e profetiche del Novecento.
FIRENZE – Mercoledì 11 dicembre evento speciale al Cinema Odeon di Firenze che, per il secondo appuntamento del nuovo ciclo One World University: incontri tra Oriente e Occidente presenta alle ore 20.15 l’incontro SIMONE WEIL E LA RIVELAZIONE INDIANA, con Marco Vannini e Sabina Moser.
Figura tra le più potenti della filosofia del Novecento, Simone Weil ha messo insieme nelle sue riflessioni il cristianesimo e il comunismo, il pensiero sulla fede e la militanza politica, soprattutto nell’azione: volle essere bracciante e operaia alla Renault per capire meglio la realtà che si stava formando intorno a lei.
Era fortemente persuasa che la rivelazione divina non sia esclusiva di un popolo e di un tempo e dedicò gli ultimi anni della sua breve vita (1909-1943) a un’indagine nelle tradizioni religiose di tutto il mondo, alla ricerca di cosa unisce nella verità le diverse rivelazioni.
Si dedicò particolarmente alle grandi filosofie e religioni dell’India: l’induismo (le Upanishad e la Bhagavad-Gītā – per le qualI studiò intensamente il sanscrito), il buddhismo, soprattutto nella sua forma Zen, e, di riflesso, anche il taoismo cinese. Nella “rivelazione indiana” Simone trovò quegli elementi essenziali che non aveva trovato in quella biblico-cristiana: il distacco dall’ego, con la conseguente identificazione con l’Uno-Tutto; il concetto impersonale e, insieme, personale di Dio, una cosa sola con l’anima. Sul piano morale, trovò la risposta al problema dell’azione e della forza, tanto più scottante durante la guerra: come Krishna insegna ad Arjuna, l’azione è buona se compiuta senza guardare ai frutti, “senza perché”, come dicono i mistici cristiani.
A seguire (ore 21.30) il film: “Le stelle inquiete” di Emanuela Piovano (Italia-Francia, 2010, 87′) – Versione italiana.
Nel 1947 fu pubblicato postumo “La pesantezza e la grazia”, una raccolta dei pensieri religiosi di Simone Weil, che Gustave Thibon estrasse dai suoi diari. Diari scritti dalla filosofa e mistica transalpina durante il soggiorno nella fattoria dei Thibon a Marsiglia, che raggiunge nel luglio 1941, dopo aver abbandonato la Parigi occupata dai tedeschi e in attesa di unirsi alla Resistenza francese in Inghilterra. Qui morirà, il 24 agosto del ’43, a soli 34 anni, stroncata dalla tubercolosi. Grazie all’opera di divulgazione del “filosofo contadino” Gustave, Simone Weil diventerà, anzi verrà riconosciuta, una delle pensatrici più acute e profetiche del Novecento. Il film ritrae appunto la Weil durante questo breve periodo della sua vita quando durante l’occupazione nazista, dopo aver lasciato il suo lavoro d’insegnante, nell’estate del ’41, volle fare esperienza del lavoro agricolo e fu ospite di Thibon nella sua tenuta agricola vicino a Marsiglia, quasi un luogo senza tempo.
Gli ospiti:
Sabina Moser, filosofa, è da molti anni studiosa del pensiero weiliano sul quale, oltre ad articoli e saggi, ha pubblicato: “Simone Weil: Lezioni di filosofia” (in: S.W. “Scendere verso l’alto”, a cura di G.M. Reale, 2008); “Uno sguardo nuovo. Il problema del male in Etty Hillesum e Simone Weil” (con Beatrice Iacopini, 2009); “La fisica soprannaturale. Simone Weil e la scienza” (2011); per Le Lettere, “Il credo di Simone Weil” (2013). Ha curato anche l’antologia “Simone Weil – L’attesa della verità” (2014).
Marco Vannini è il maggior esperto italiano del pensiero mistico. Ha curato e tradotto l’intera opera sia tedesca che latina di Meister Eckhart e ha curato con un’ opera quarantennale gli autori che dal XIII secolo hanno reso il pensiero dell’Uno: da Nicola Cusano a Giovanni Tulero, fino a Wittengstein e Simone Weil. Tra i suoi lavori “Storia della mistica Occidentale” (2010), “La morte dell’anima. Dalla mistica alla psicologia” (2003); “Mistica e filosofia” (2007); “Storia della mistica occidentale” (2015); “Mistica, psicologia, teologia” (2019). Dirige la rivista “Mistica e filosofia”.
Cinema Odeon | Piazza Strozzi | Firenze
Tel. 055-214068 www.odeonfirenze.com
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