I risultati abbastanza inaspettati di un’indagine esplorativa condotta dei ricercatori del dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.
PISA – Che ne pensano i pisani degli insetti edibili, li hanno mai mangiati, li proverebbero? Alcune (anche inaspettate) indicazioni in merito arrivano da un’indagine esplorativa condotta da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa in occasione di “Bright 2019: Notte dei Ricercatori in Toscana”, la manifestazione che si è svolta in città lo scorso settembre.
“I cittadini che hanno accettato di rispondere sono stati quasi un centinaio, segnale questo di una certa curiosità sul tema – racconta Simone Mancini, ricercatore dell’Ateneo pisano –. Non a caso negli ultimi anni nei paesi occidentali c’è un interesse crescente verso l’entomofagia, cioè il consumo di insetti da parte dell’uomo. Tuttavia rimane ancora da capire se e fino a che punto i consumatori sono disposti ad accettare gli insetti nella propria alimentazione”.
Per quanto riguarda l’indagine condotta a Pisa, è emerso che circa il 17% degli intervistati ha già assaggiato insetti in precedenza e quasi metà del campione si è dichiarato disposto ad assaggiarli in futuro, nonostante che il 66% provino disgusto all’idea di mangiarli. In generale poi gli uomini sembrano più propensi a sperimentare questo nuovo cibo.
“Considerando comunque il numero limitato dei soggetti coinvolti, l’interpretazione dell’indagine non dev’essere generalizzata ma considerata come una prima ricognizione. – ci tiene a precisare Roberta Moruzzo, ricercatrice dell’Università di Pisa –. La raccolta dei dati si inserisce infatti in una serie di progetti ad ampio spettro che hanno lo scopo di valutare questi “novel food” attraverso diversi punti di vista, tra cui le caratteristiche nutrizionali, l’impatto ambientale e naturalmente l’accettabilità da parte dei consumatori”.
Fonte: Università di Pisa
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