Rinnovabili

Geotermia, chiesta una moratoria per “congelare” le nuove centrali

impianto geotermico
Fattori (Sì Toscana a Sinistra): “Prima si concluda definizione aree non idonee, no a zone geotermiche trasformate in groviera. Territori devono poter decidere loro vocazione”.

 

PISA, SIENA – Tra impianti già in funzione, concessioni rilasciate e permessi di ricerca attivi si rischia di trasformare Val di Cornia, Val di Cecina, Val d’Orcia e Amiata in un groviera geotermico. Così il capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, spiega le ragioni che lo hanno spinto a presentare in Consiglio regionale la richiesta di una moratoria, cioè di una sospensione agli iter di autorizzazione di nuovi impianti finché non sarà concluso l’aggiornamento del Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER) con la definizione delle aree non idonee a ospitare impianti geotermici.

“Fin dall’inizio della legislatura – spiega Fattori – abbiamo chiesto che si regolamentasse in maniera stringente la collocazione degli impianti geotermici nel territorio attraverso l’individuazione di aree non idonee, così come avviene nel PAER per le altre fonti di energia rinnovabile”.

Due anni fa il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta ad aggiornare il PAER individuando le aree non idonee a ospitare impianti. Il problema però, continua Fattori, è che il processo è partito ma non si è ancora concluso e “nel frattempo si procede con le autorizzazioni a nuovi impianti come se nulla fosse”.

Un altro punto fondamentale, puntualizza Fattori, è che i territori devono poter decidere qual è la loro vocazione e nella definizione delle aree non idonee la volontà motivata di sindaci e comunità locali dev’essere vincolante.
E casi di forte opposizione ai nuovi impianti non mancano di certo: per esempio a Montecastelli (Pisa), dove l’impianto sorgerebbe vicino a uno splendido borgo. Un progetto al quale, ricorda Fattori, la Sovrintendenza di Pisa si è sempre opposta. Un altro progetto osteggiato all’unisono da abitanti, amministratori locali e imprenditori agricoli è quello di Montenero d’Orcia (Castel del Piano): una centrale che sorgerebbe nel bel mezzo di un paesaggio di vitigni e uliveti e a poca distanza dall’area del Brunello.

“Per questo – conclude Fattori – con la mozione che abbiamo presentato in Consiglio regionale chiediamo una vera e propria moratoria, ossia che la Regione non proceda all’autorizzazione di nuovi impianti finché non sia concluso l’aggiornamento del PAER con la definizione delle aree non idonee per gli impianti geotermici, sulla base delle indicazioni dei sindaci e della popolazione dei territori”.

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