Una trentina di ragazzi di Greve, Strada e Firenze si sono messi insieme spontaneamente e si ritrovano ogni domenica. “Perchè ognuno di noi si merita un ambiente pulito”.
GREVE IN CHIANTI (Fi) – Tutto intorno le colline e i vigneti del Chianti classico. In primo piano decine di sacchi pieni di rifiuti, raccolti tra i boschi e le strade di campagna del territorio di Greve in Chianti. Le foto scattate, a decine, dal gruppo di giovani, appena formalizzato e iscritto al registro dei volontari civici del Comune, documentano i gravi segni di inciviltà che sporcano e creano aree di degrado in uno dei paesaggi più belli d’Italia.
Loro si chiamano “Raccattiamo i’ Sudicio”, un nome in piena sintonia con l’indole e le radici toscane, ironiche, realistiche, concrete. Una trentina di ragazzi di Greve, Strada e Firenze che si sono messi insieme spontaneamente, al quale si stanno aggiungendo ogni giorno nuove adesioni. Pensano che si possa fare qualcosa per cambiare le cose e mostrare con un gesto virtuoso, simbolico ma significativo, la volontà di costruire un futuro migliore. Incominciando con l’avere cura dell’ambiente in cui viviamo.
Celeste Gensini, Giulia Toti, Martina Leone, Stefano Catarzi, Irene Viti, Lorenzo Pinzauti sono stati i primi a lanciare l’idea e a metterla in pratica creando un gruppo Whatsapp attraverso il quale condividere proposte, date e obiettivi. Il Comune di Greve in Chianti li sta aiutando fornendo il supporto necessario.
Ogni domenica il gruppo si ritrova per pulire le aree di bosco e rimuovere i rifiuti abbandonati, munito di guanti, pettorina e sacchi forniti dal gestore dei rifiuti Alia, anch’esso partner di questo progetto. “Durante le nostre escursioni – raccontano i ragazzi – abbiamo trovato di tutto, i rifiuti ingombranti sono quelli che hanno avuto la meglio. Nel cuore della campagna abbiamo scovato vere e proprie discariche a cielo aperto: elettrodomestici, mobili, sedie, poltrone, carcasse di auto e motorini, bottiglie di vetro, pneumatici, bottiglie di plastica, ferro, calcinacci e materiale edile. Per noi uscire e raccattare ‘i sudicio’ rappresenta un modo per renderci utili e coinvolgere la comunità su quanto sia necessario adoperarsi attivamente per salvaguardare l’ambiente e più in generale il pianeta. Ognuno di noi si merita un ambiente pulito e decoroso”.
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