Oltre alla decisione di vietare l’uso del glifosato a partire dal 31 dicembre 2021 è molto importante anche la scelta di destinare 15 milioni di euro al biologico.
di Federbio
La Regione Toscana è sempre più green. La Giunta regionale ha infatti approvato il divieto di utilizzo del glifosato a partire dal 31 dicembre 2021, anticipando dunque la determinazione dell’Unione europea che ne vieta l’uso dal 15 dicembre 2022 e fissando di fatto direttive più stringenti sull’impiego di questa sostanza rispetto ai vincoli comunitari e alle normative nazionali.
L’obiettivo della decisione è di fare della Toscana una regione “glifosate free”, obiettivo da raggiungere con una serie di divieti, limitazioni e tutele da un lato, e di intese con il mondo produttivo dall’altro. Il diserbante più usato al mondo è infatti ritenuto dallo IARC, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul Cancro, tra le sostanze probabilmente cancerogene.
La scelta della Regione Toscana è un passo in avanti molto importante nel percorso verso una sempre maggiore sostenibilità che risponde a una crescente richiesta, anche a livello internazionale, di un minor uso dei pesticidi. Importante anche che l’obiettivo ultimo che ha mosso la decisione della Giunta sia di rafforzare la peculiarità delle produzioni agricole toscane puntando a un’agricoltura sostenibile che metta sempre di più al centro dell’attenzione i temi legati alla sicurezza alimentare e alla salubrità.
Molto importante, all’interno di questo percorso verso la sostenibilità, la decisione della Regione di proseguire con le azioni di incentivo alle produzioni biologiche. Nei prossimi mesi è infatti previsto un nuovo intervento nell’ambito del Piano di sviluppo rurale da circa 15 milioni di euro con l’obiettivo di passare dall’attuale 25% di superficie agricola convertita al biologico al 30%.
FederBio auspica che l’esempio della Regione Toscana con il divieto d’uso del glifosato al 31 dicembre 2021 possa essere replicato anche dal PAN, il Piano di Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari per assicurare l’avvio concreto di un Green New Deal anche a tutta l’agricoltura italiana.
“In Toscana per primo il Comune di Carmignano ha fatto una scelta all’avanguardia in Italia per il divieto d’uso del glifosato – ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio e Portavoce della Coalizione StopGlifosato – e oggi la decisione della Giunta Regionale di vietarne l’uso entro la fine del 2021 rappresenta un segnale molto importante, soprattutto in questa fase di discussione del Piano Nazionale per l’uso dei pesticidi. Ed è altrettanto importante che la Regione abbia contemporaneamente dato avvio a un nuovo intervento nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale da circa 15 milioni di euro per far salire ancora la percentuale di aziende e di terreni coltivati in biologico. La transizione verso l’agroecologia è fondamentale per la tutela dell’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico, ma anche per aumentare la distintività delle nostre produzioni agricole e dare più forza agli agricoltori”.
D’accordissimo a non usare più il glifosato ma sarebbe bello non usarlo in tutto il paese e se non ci fosse tutto questo inquinamento nell’aria qualunque produzione o allevamenti crescerebbero meglio e sani come 50 anni fa’ e ricordo che dalla frutta verdura e allevamenti di animali non c’era bisogno di dare trattamento o antibiotici però tutto cresceva bene e sano ora è uno schifo grazie alla razza umana che per arricchirsi farebbe morire qualunque cosa fregandosene della salute di tutti