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Rifiuti Zero Livorno prima manifesta e poi ribatte a Enrico Rossi

Manifestanti a Livorno sabato 12 ottobre. (Foto da pagina Facebook - Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno).
Manifestanti a Livorno sabato 12 ottobre. (Foto da pagina Facebook - Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno).
Un impianto per lo smaltimento della plastica convoglierà tutta l’immondizia della Toscana nella zona tra Stagno e Livorno, già gravemente compromessa dal punto di vista sanitario e ambientale.

 

di Coordinamento provinciale Rifiuti Zero Livorno

Il presidente della Regione, Enrico Rossi, risponde ai manifestanti di sabato scorso negando l’ipotesi di un baratto tra la chiusura della discarica a Limoncino (e dell’inceneritore Aamps) e l’apertura di un mega-inceneritore all’interno della raffineria ENI.

Ci fa piacere questa precisazione di Rossi, che contraddice fortunatamente il contenuto di risoluzioni approvate in Regione e le dichiarazioni di vari esponenti politici, in cui si parla stranamente di tutti questi impianti, presenti e futuri, all’interno di uno stesso procedimento e di un unico ragionamento.
Vedremo cosa succederà, senza abbassare la guardia, ma anzi moltiplicando le proteste fino al ritiro di certe proposte che riteniamo semplicemente oscene. Come altro potremmo definire la promozione di un impianto di smaltimento dei rifiuti di plastica (e chissà cos’altro) che accentra tutto il traffico di immondizia della Toscana nella zona tra Stagno e i quartieri nord di Livorno, già gravemente compromessa dal punto di vista sanitario e ambientale?

Com’è possibile che Rossi si ostini a definire un impianto del genere “bio” raffineria? Cosa ci sarebbe di biologico nel bruciare plastica, prodotta col petrolio, per trasformarla in gas e carburante? Cosa c’entra l’economia circolare con tutto questo? In circolo nel sistema produttivo non ci rientra niente: la plastica si trasforma in carburante, che viene utilizzato e finisce in atmosfera. Serve poi nuovo petrolio, per produrre nuovi rifiuti di plastica e infine nuovo carburante.

Rossi e la Regione non hanno mai proposto niente di virtuoso e sostenibile per la zona di Livorno-Collesalvetti.
Prima hanno tentato di imporre un mega-inceneritore al servizio di tutta la Toscana occidentale, poi hanno autorizzato la discarica a Limoncino (per poi dover bloccare tutto e riesaminare il “procedimento”), adesso vogliono portare qui perfino i rifiuti di Firenze e della Toscana orientale.

La smettano di trattare il nostro territorio come una pattumiera e vengano da noi per creare posti di lavoro e ricchezza attraverso i distretti della “green economy”: riciclo, energie rinnovabili pulite, mobilità sostenibile, ecc.

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