Ecosistema

All’Argentario scarico incontrollato di rifiuti in un luogo da sogno

Foto da Gruppo d'Intervento Guridico onlus
Foto da Gruppo d'Intervento Guridico onlus
La discarica abusiva a Cala del Gesso, una delle insenature più suggestive. L’associazione ecologista GrIG che ha fatto la segnalazione: urgente intervenire subito.

 

Cala del Gesso (foto Pro Loco Monte Argentario)
Cala del Gesso (foto Pro Loco Monte Argentario)

MONTE ARGENTARIO (Gr) – I rifiuti abbandonati sono sempre e dovunque uno spettacolo indegno di una società civile. Ma in una perla ambientale come Cala del Gesso, una delle più suggestive insenature dell’Argentario, diventano un pugno nello stomaco. Eppure in questo luogo da sogno, incredibilmente, incombe uno scarico incontrollato di rifiuti di vario genere. Una situazione vergognosa che a quanto pare va avanti da tempo.

Ricevuta una segnalazione da alcuni residenti si è subito messa in movimento l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG) – una task force specializzata in diritto ambientale – che il 13 settembre ha chiesto formalmente che si proceda con la bonifica coinvolgendo il Comune di Monte Argentario e i Carabinieri Forestali e informando la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto.

E proprio dal punto di vista giuridico la situazione di Cala del Gesso è doppiamente grave. Infatti, scrive il GrIG in una nota, “l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall’art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioniil sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti e il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati. E inoltre “Cala del Gesso, come l’intero Argentario, è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)”.
Non rimane che augurarsi che questo scempio abbia fine al più presto e che Cala del Gesso possa riacquistare il suo originario splendore.

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