Ricerche dell’Ateneo fiorentino, che saranno presentate venerdì 27 settembre, dimostrano che alcuni batteri possano consolidare le opere lapidee o rimuovere colle animali da superfici affrescate.
FIRENZE – Per conservare statue e affreschi un aiuto – come attestano alcuni studi di geomicrobiologia a cura di studiosi dellAteneo di Firenze – può venire da piccole cellule batteriche che lavorano quasi fossero “operaie chimiche”. La cosa non dovrebbe stupire in quanto i minerali sono generati da moltissime forme viventi: si pensi a un uovo di gallina o alle nostre ossa. Anche i batteri possono precipitare minerali e in particolare carbonato di calcio che è anche una componente strutturale di molte opere lapidee.
L’idea è semplice: usare questi batteri per precipitare carbonato di calcio direttamente nella micro-degradazione e consolidare così l’opera lapidea. Oggi vi sono molti metodi di tipo meccanico e chimico che si sono rivelati efficaci e anche gli effetti negativi legati alla loro applicazione (i polimeri usati come colle possono cambiare colore anni dopo l’applicazione e trattengono l’umidità) sono stati limitati con l’applicazione di batteri. È il caso di Bacillus subtilis, studiato nei laboratori fiorentini, che si è rivelato capace di precipitare piccoli cristalli di carbonato di calcio per consolidare la pietra, con risultati positivi, come dimostra il caso del restauro della chiesa del XVI secolo di Pieve di Angera, in provincia di Varese.
Un altro batterio capace di aiutare i conservatori nel rimuovere colle animali da superfici affrescate è Pseudomonas stutzeri. Questo microrganismo è stato adoperato con successo per la pulitura di una colla animale, difficile da eliminare con solventi organici, che era stata applicata a un ciclo di affreschi di fine Trecento di Spinello Aretino nel Camposanto Monumentale di Pisa, con l’intento di rimuovere l’opera in tutta fretta per un incendio scoppiato durante la seconda guerra mondiale.
“Microrganismi all’opera! La microbiologia per la conservazione dei Beni Culturali” è il titolo di una mini conferenza che si svolgerà nell’ambito della Notte dei ricercatori, venerdì 27 settembre, presso il Teatro del Maggio Musicale fiorentino (piazzale Vittorio Gui, 1 ore 16.30).
Fonte: Università di Firenze
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