I frati Ricostruttori stanno recuperando un gruppo di case abbandonate da decenni. Qui sorgerà un hospice nel bosco, vivranno delle famiglie e si praticherà la meditazione non confessionale.
CANTAGALLO (Po) – E’ una specie di miracolo quello che sta accadendo a Mezzana, nel Comune di Cantagallo. Il vecchio borgo abbandonato negli anni Settanta viene recuperato e torna a nuova vita grazie alla Comunità dei Ricostruttori nella preghiera che lo sta trasformando nel Borgo TuttoèVita, un villaggio sostenibile dove vivranno un gruppo di famiglie e dove verrà costruito un hospice speciale.
La presentazione è stata fatta oggi 1° luglio in Regione dall’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, con la consigliera regionale Ilaria Bugetti, la vicesindaca di Cantagallo Maila Grazzini e padre Guidalberto Bormolini.
Nel Borgo potranno trascorrere le ultime fasi della loro esistenza terrena malati inguaribili e le loro famiglie con un accompagnamento sanitario ma anche spirituale all’insegna del dialogo aperto a tutte le religioni. E in questo contesto è certamente un gesto significativo quello compiuto dall’Unione buddhista italiana che ha deciso di contribuire con 141 mila euro (fondi dell’8 x mille) per sostenere la costruzione dell’hospice, mentre il presidente dell’Unione è stato anche in visita al Borgo.
“E’ un luogo questo dove si possono realizzare i sogni di tutti i cittadini – ha detto padre Bormolini – Oggi assistiamo a un abbassamento di ideali, l’accoglienza, la comunione vacillano. Al borgo TuttoéVita facciamo vedere che è possibile. Sarà un borgo ecosostenibile, che farà rinascere il tessuto sociale in una valle abbandonata, in grado di accogliere. Daremo vita a una struttura, la prima in Europa, che ha requisiti profondi per chi è minato da una malattia grave, che offrirà un forte supporto esistenziale e spirituale grazie anche alla meditazione non confessionale come via verso la spiritualità. Lo spazio dello spirito non ha confini e l’immersione nella natura è terapeutico. Questa sarà la prima struttura di cura nel bosco che cura grazie all’immersione nel verde, che sappiamo avere grande valenza terapeutica. L’essere umano ha una ferita originaria, una ferita di senso, per cui tutti abbiamo bisogno di cura. In una società ipertecnicizzata che ha un bisogno immenso di spiritualità, la cura è quanto mai un bisogno urgente e nella comunità si ottiene la risposta più alta”.
Il progetto
Il progetto dei Ricostruttori e di TuttoèVita onlus nasce all’insegna dell’eco sostenibilità, con la collaborazione della Regione Toscana e del Comune di Cantagallo. Borgo TuttoèVita sarà un villaggio sostenibile abitato da famiglie con bambini e da una piccola comunità di monaci che vivranno una vita di condivisione e spiritualità.
Ci sarà una “Casa per accompagnare” e un Hospice in cui verranno ospitati malati affetti da patologie dichiarate inguaribili e le loro famiglie, che potranno ricevere un accompagnamento sanitario e spirituale (non confessionale). L’intervento di recupero prevede la riqualificazione dei terreni del Borgo attraverso progetti di agricoltura biologica e il reinserimento di specie vegetali locali. Saranno promosse attività di formazione nazionale e internazionale e iniziative di dialogo interculturale e interreligioso rivolte alle comunità locali e a quanti frequentano il Borgo.
Il progetto sarà supervisionato da un comitato tecnico scientifico formato da personalità e ricercatori illustri nel campo delle cure palliative e della tanatologia ed è sostenuto fin dalle sue origini dal Master Death Studies & End of Life dell’Università di Padova.
Quello del borgo è un progetto a partecipazione diffusa: tutti possono dare una mano a realizzarlo. Da oggi, 1° luglio, e per tutta l’estate è attiva una campagna di lavoro per volontari. Chi non può impegnarsi fisicamente può contribuire anche con piccoli gesti, finanziando con contributo deducibile, la posa di un mattone, oppure di una pietra, di una trave portante, di un comignolo, di una finestra o di una porta.
Fonte: Regione Toscana
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