Fanno analisi ogni 5 minuti e individuano anche la provenienza delle polveri. E a luglio altri tre analizzatori sperimentali saranno installati nel comune di Carmignano.
di Gabriella Congedo
QUARRATA (Pt) – Non conosce pause la battaglia di Legambiente Quarrata per ridurre le micidiali polveri fini nella Piana. Nei giorni scorsi sono stati installati – per iniziativa dell’associazione ambientalista – due nuovi analizzatori sperimentali CNR -Ino (Istituto Nazionale di Ottica) per il monitoraggio delle polveri fini Pm 2,5, le più pericolose, in collaborazione con il fisico del CNR Massimo del Guasta.
I due “polverometri” hanno trovato posto alla sede di Legambiente Quarrata, a Olmi, e sul tetto della chiesetta di Montale, in accordo con il parroco don Enzo.
Da tempo l’emergenza inquinamento dell’aria è al centro dell’attività di Legambiente Quarrata, che a febbraio di quest’anno ha organizzato il convegno “La qualità dell’aria: criticità e soluzioni” insieme all’assessorato regionale all’Ambiente.
Un allarme che trova fondamento nei dati che emergono dai report della Regione: Quarrata, Vignole, Olmi e Bottegone registrano concentrazioni di polveri fini molto superiori ai limiti anche rispetto ad altre zone di misurazione nella Piana, come Pistoia e Prato. Le cause sono diverse, ma accanto ai consueti problemi di traffico, consumo di biomasse per riscaldamento e abbruciamenti all’aperto, una parte importante va attribuita al meteo, con l’alta pressione persistente in questa zona che in assenza di vento schiaccia gli inquinanti al suolo.
I nuovi analizzatori CNR-Ino per il rilevamento delle polveri sottili Pm 2,5 sostituiranno i vecchi modelli, sempre sperimentali, e inizieranno a fornire i dati tra la fine di giugno e i primi di luglio. La loro particolarità è che sono in grado di rilevare la concentrazione delle polveri fini Pm 2.5, la direzione dalla quale arrivano, la temperatura e l’umidità ogni cinque minuti: “Mentre gli analizzatori ufficiali ARPAT forniscono una media ponderata delle polveri fini nelle 24 ore – spiega il presidente di Legambiente Quarrata Daniele Manetti – non permettendo di registrare i picchi, l’analizzatore Cnr – Ino Legambiente Quarrata effettua un’analisi ogni 5 minuti!”.
Ma non è tutto. Il CNR sta lavorando anche a uno studio avanzato per sincronizzare gli analizzatori con delle telecamere, in modo da individuare esattamente e visivamente il luogo di provenienza delle polveri.
A luglio altri tre analizzatori sperimentali saranno installati nel comune di Carmignano: “Sono stato invitato dal sindaco Edoardo Prestanti e dalla consigliera Cristina Mazzuoli a tenere una relazione tecnica in consiglio comunale – continua Manetti – per illustrare le nostre iniziative sull’inquinamento, che è un problema anche delle zone limitrofe, e parlare delle centraline. Da qui è partita la collaborazione con Carmignano. Adesso è importantissimo che i risultati analitici e sperimentali che verranno fuori da questi piccoli strumenti siano utilizzati, per quanto possibile, per migliorare la qualità dell’aria della nostra zona.”
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