I 900 stabilimenti della costa saranno “plastic free” già da quest’estate. Rimangono fuori dal protocollo le bottigliette, che per ora non si sa come sostituire.
Le associazioni dei balneari hanno firmato con la Regione, oggi 12 giugno, il protocollo per mettere al bando la plastica ‘usa e getta’ dagli stabilimenti sul mare di tutta la costa toscana: già da quest’estate, due anni prima del divieto imposto dall’Europa.
L’accordo è stato firmato da Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confindustria e ANCI Toscana.
I 900 stabilimenti balneari della costa toscana dunque, dai confini con la Liguria fino alla Maremma, saranno ‘plastic free’ già da quest’estate: addio ovunque a piatti, bicchieri, cannucce e posate monouso. Si potranno smaltire le scorte già acquistate, ma poi dovranno essere sostituite da piatti, cannucce e bicchieri biodegradabili o biocompostabili, per esempio quelli in mais che si trovano già da tempo in commercio.
E chi non lo farà rischia una multa. Il compito di vigilare è affidato ai Comuni, dove i sindaci definiranno le norme di dettaglio attraverso proprie ordinanze.
La svolta ecologica e ambientalista non comprende per il momento le bottigliette di plastica. Infatti c’è una sola azienda in Italia che le produce di materiale ecologico e con un divieto si creerebbe un monopolio. Intanto però, trovando un accordo con le imprese, si pensa di partire con alcune sperimentazioni, per esempio distributori d’acqua da riempire con borracce lavabili e riutilizzabili, come si fa già in alcuni bagni del Forte dei Marmi.
Il problema della plastica in mare è enorme e bastano pochi numeri per capirlo: si stima che ogni anno vengano prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare. Per scongiurare questo scenario tutti debbono fare la propria parte e la Toscana ha dato un segnale importante.
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