Il nido era stato appositamente predisposto dagli operatori dell’Oasi WWF. Successo del progetto per reintrodurre nel Centro Italia questa specie a rischio estinzione.
ORBETELLO (Gr) – Buone notizie dalla Natura. Quello che era un evento straordinario si è ripetuto con successo e per il secondo anno consecutivo sono tornati a nidificare i falchi pescatori nel nido appositamente predisposto dal WWF all’interno dell’Oasi della Laguna di Orbetello. Da qualche giorno gli operatori dell’Oasi si erano accorti della nascita di almeno un pulcino e adesso sono in attesa di vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.
Della femmina si conosce l’origine perché è stata inanellata nel 2015 in Corsica mentre il maschio potrebbe essere nato nel Mediterraneo come in Nord Europa. I giovani nati a Orbetello l’anno scorso hanno poi intrapreso il loro viaggio migratorio tra il Senegal e la Mauritania.
I falchi pescatori sono presenti da anni nella Laguna di Orbetello, in estate e in inverno. il WWF si aspettava che qualche coppia si fermasse a riprodursi in laguna. E’ bastato aver messo un nido al posto giusto, e finalmente dopo qualche anno di attesa è stato occupato.
Il falco pescatore (Pandion haliaetus) è una specie in grande difficoltà nel Mediterraneo, presente in Italia con poche coppie, in crescita anche grazie al progetto di ricostituzione di una popolazione nidificante nato nel 2011 e che vede come partner il Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, il Parco regionale della Maremma, la Regione Toscana e WWF Italia.
L’Oasi WWF di Orbetello, area ideale per questa specie la cui dieta è quasi esclusivamente basata sul pesce di cui è abilissimo predatore, è una zona umida di importanza internazionale. Grazie alla sua posizione lungo le rotte migratorie registra in alcuni periodi dell’anno (soprattutto in inverno) la concentrazione di migliaia di uccelli tra cui, oltre al falco pescatore, fenicotteri, cavalieri d’Italia, aironi bianchi maggiori, aironi cenerini, mestoloni, spatole, avocette. L’Oasi di Orbetello rappresenta anche l’unico sito riproduttivo della costa tirrenica per la sterna comune e il fraticello, anche queste specie “aiutate” dal WWF con la costruzione di isolotti galleggianti per la nidificazione.
Fonte: WWF Italia
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