Incontro all’Odeon venerdì 29 marzo per la tutela dei beni come le acque e le risorse naturali. La proposta di legge Rodotà ha l’obiettivo di raccogliere 500.000 firme.
FIRENZE – Venerdì 29 marzo dalle ore 20.30, al Cinema Odeon, avrà luogo l’incontro “Ecologia del Diritto: dal Capitale ai beni comuni” dedicato alla raccolta firme per il “Disegno Legge delega Commissione Rodotà Beni Comuni, Sociali e Sovrani”. Tra i relatori Ugo Mattei, docente di Diritto Civile all’Università di Torino, Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca e Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci.
Il capitalismo globale ha assunto i tratti di una tecnocrazia autoreferenziale. La trasformazione di beni comuni in capitale ha travolto l’ambiente e l’ecosistema, causando il Global Warming e rischia di aggredire direttamente l’umano, rendendolo a sua volta merce. Con la strutturazione finanziaria e cognitiva di questo tardo capitalismo l’illusione di crescere, mentre invece stiamo precipitando, si nutre di nuovi apparati ideologici che abbattono il senso critico.
La proposta di legge Rodotà sui beni comuni del 2007 è stata depositata dal 19 gennaio e ha l’obiettivo di raccogliere 500.000 firme. La legge punta ad assicurare la tutela dei beni ad uso collettivo come le acque, le risorse naturali, i parchi, le aree archeologiche, i beni culturali, il paesaggio, l’aria e tutti quei beni immateriali di inestimabile valore umano, sociale e civile.
Nemmeno i referendum del 2011 sono bastati a far valere il primato pubblico di un bene prezioso per la vita come l’acqua che è sempre più frequentemente bersagliato dai disegni di privatizzazione nel tentativo di subordinarlo a logiche economiche. A oggi la coalizione di forze sociali appena nata per raccogliere le firme vede coinvolti Arci, Slow food, Fondazione Pistoletto, Fair Coop, con Federnotai che ha messo a disposizione la propria rete per l’autentica delle firme.
Il Comitato Rodotà lancia l’appuntamento in 100 piazze italiane: l’impegno è duplice, raccogliere le firme per la legge d’iniziativa popolare e proporre le sottoscrizioni di azioni per la Società Cooperativa di Mutuo Soccorso intergenerazionale.
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