Il presidente Ezio Bonanni: urgente potenziare l’Unità Operativa di medicina del lavoro dell’Università di Siena in termini di risorse umane, tecniche e strumentali.
Il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto Ezio Bonanni ha lanciato nei giorni scorsi l’allarme: “Stiamo assistendo a un picco di decessi e di malati di amianto in Toscana. Fino al 2018 i casi di mesotelioma censiti dall’Ona sono 1900 (ne risultano 1594 fino al 2015 nel VI Rapporto mesoteliomi), cui debbono essere aggiunti i circa 3.500 decessi per tumore del polmone e i circa 1.100 per asbestosi e altre malattie, per un totale di circa 6.500 decessi fino a tutto il 2018: è questa l’emergenza amianto in Toscana. Abbiamo già segnalato più volte la necessità urgente di potenziamento dell’Unità Operativa di medicina del lavoro dell’Università di Siena”.
L’Ona ha espresso la forte preoccupazione che, nonostante l’emergenza amianto in Toscana e l’aumento di casi di patologie asbesto correlate, e quindi dei decessi e di gravi infermità che ne sono derivate, c’è stato un progressivo depauperamento della struttura, oggi composta solo dal direttore, un dirigente medico e un tecnico. In queste condizioni il futuro dell’attività di diagnostica delle malattie professionali appare troppo incerto.
Il rappresentante dell’Osservatorio ha sottolineato che l’Unità Operativa di Medicina del Lavoro dell’Università di Siena, diretta dal professor Pietro Sartorelli, ha conseguito eccellenti risultati nella prevenzione, cura e tutela dei lavoratori e cittadini, esposti e vittime dell’amianto, e, pur assolvendo in modo efficiente alle sue finalità istituzionali, avrebbe potuto conseguire risultati ancora più significativi se avesse ottenuto un’adeguata dotazione in termini di risorse umane, tecniche e strumentali.
Fonte: Osservatorio Nazionale Amianto
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