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Governo nega incentivi alla geotermia. Fratoni: politica scellerata e distruttiva

L'assessore regionale all'Ambiente Federica Fratoni (foto Regione Toscana)
L'assessore regionale all'Ambiente Federica Fratoni (foto Regione Toscana)
La notizia dalla deputata Pd Lucia Ciampi, firmataria di un’interrogazione sui finanziamenti alle rinnovabili: “Decisione gravissima che, se confermata, metterà in crisi interi territori”.

 

Le voci che circolano da qualche mese a quanto pare hanno trovato conferma. Il Governo avrebbe annunciato la volontà di non introdurre nei prossimi decreti legislativi, e quindi anche nel cosiddetto Fer2, gli incentivi per la geotermia a media e alta entalpia. La notizia arriva da Lucia Ciampi, deputata Pd e firmataria di una interrogazione sugli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili presentata dalla collega Susanna Cenni, discussa il 30 gennaio in commissione Attività Produttive alla Camera.

“Una decisione gravissima che, se verrà confermata, rischia di mettere in crisi interi territori – ha commentato Lucia Ciampi – soprattutto in Toscana, la cui economia è basata su questa tipologia di geotermia e che ha fino a oggi assicurato occupazione di qualità, risparmio energetico e lo sviluppo di numerose piccole e medie imprese”.

 Le fa eco l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni: “Se fosse confermata la notizia data dall’onorevole Lucia Ciampi, che il Governo ha annunciato la volontà di non introdurre nel Fer2 i finanziamenti per la geotermia a media e alta entalpia, sarebbe quanto di più irresponsabile l’esecutivo possa mettere in campo in materia di fonti rinnovabili“.

“Ancora più grave è la beffa – prosegue l’assessore – ai danni di Regione e amministrazioni locali, alle quali era stato assicurato il recupero della partita degli incentivi proprio nel decreto rinnovabili, nonché l’attivazione di un fantomatico tavolo di confronto del quale a oggi non abbiamo mai avuto alcuna convocazione. L’esecutivo – conclude Fratoni – dimostra in questo modo di calpestare i diritti di migliaia di lavoratori, di non dare alcuna importanza al tema dello sviluppo sostenibile e di piegare qualsiasi politica di sviluppo alla mera propaganda elettorale, scellerata e distruttiva”.

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