Il presidente Miari Fulcis: “Più che a tutelare gli agricoltori toscani la Regione pensa a come garantire ad alcuni la quantità voluta di prede da cacciare”.
Si sta rivelando più spinoso del previsto il rinnovo della Legge Obiettivo per il contenimento degli ungulati (legge regionale 10 del 2016) che scadrà il 12 febbraio 2019. Confagricoltura Toscana questa mattina ha abbandonato il tavolo di confronto convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi per riproporre la legge, secondo quanto si apprende da una nota diffusa dall’associazione.
“Non abbiamo più intenzione di perdere tempo – spiega il presidente di Confagricoltura Toscana Francesco Miari Fulcis – ci aspettiamo una profonda revisione della legge con maggiore tutela nei confronti dell’attività economica svolta dagli agricoltori. Basta essere sotto scacco di alcune lobby di cacciatori”. All’incontro erano presenti gli Ambiti territoriali di caccia, le associazioni di categoria degli agricoltori e quelle dei cacciatori. Ma secondo Miari Fulcis si è concluso con un nulla di fatto perché “più che a tutelare gli investimenti e le produzioni degli agricoltori toscani la Regione pensa a come garantire ad alcuni la quantità voluta di prede da cacciare”.
“Gli assalti degli ungulati alle nostre colture sono un fatto accertato. Siamo in emergenza e di fronte a una situazione eccezionale si risponde con misure eccezionali, non come se si fosse in una fase di gestione ordinaria, ma questo in Regione non lo hanno ancora capito” conclude Miari Fulcis.
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