Agricoltura

Produzione agricola toscana, cresce del 22% quella lorda vendibile

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Segnali positivi dopo l’annus horribilis 2017. Coldiretti: l’aumento non si è però tramutato in reddito per gli agricoltori. Occorrono accordi di filiera.

 

La produzione lorda vendibile (Plv) agricola della Toscana nel 2018 è cresciuta di circa il 22% rispetto al 2017. Lo comunica Coldiretti Toscana che specifica come il dato rappresenti una prima stima e che risultati più attendibili potranno esserci solo nei prossimi mesi. Anche se è un aumento significativo, che porta la Plv agricola Toscana a 2.974 milioni di euro, viene dopo l’annus horribilis 2017 che, a causa di un andamento climatico anomalo, vide scendere la Plv a poco più di 2.400 milioni di euro.

L’aumento della Plv non si è però tramutato in reddito per gli agricoltori – commenta Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – in parte per l’aumento dei costi di produzione – energia, prodotti fitosanitari, concimi e alimentazione animale – in parte per la complessità e lunghezza delle filiere agroalimentari che impediscono di suddividere equamente il reddito tra tutti i soggetti, in particolare verso i produttori. Il prezzo pagato alla produzione è sempre più spesso svincolato dai reali andamenti di mercato, al punto che la diminuzione dei prezzi all’origine non porta quasi mai a una diminuzione dei prezzi al consumo, spesso con una equiparazione tra i prezzi dei prodotti esteri di qualità indefinita e quelli del prodotto nazionale di qualità”.

Il florovivaismo continua a essere il settore leader. In Toscana sono censite circa 3.600 aziende florovivaistiche che operano su una superficie di 7.500 ettari ripartiti tra vivaismo (6.500 ha) e floricoltura (1.000 ha). Rappresentano il 3,4% delle aziende agricole totali ma contribuiscono per circa il 26% al valore della produzione agricola regionale.

Le superfici vitate nella Toscana sono oltre 59 mila ettari, con una produzione di circa 3 milioni e 500 mila quintali di uve che vengono trasformati in 2 milioni e 800 mila ettolitri di vino.

La superficie investita a grano è pari a 80.600 ettari dei quali 55.300 a grano duro e 25.300 a tenero. Sono circa 4.500 le imprese agricole che producono grano duro e 3.300 quelle che producono grano tenero. Quest’anno la produzione, dopo il crollo del 2017 che segnò un -40%, è tornata sul livello medio di 3,2 milioni di quintali di grano. Tornano di moda i grani antichi coltivati come il Senatore Cappelli e, tra i grani teneri, il grano Verna, per un totale di 3.000 ettari.

L’oliveto toscano copre 91.500 ettari (l’11% della superficie agricola regionale) con 48 mila aziende agricole che caratterizzano fortemente il paesaggio. Quest’anno la produzione mediamente segna +20% attestandosi intorno a 145 mila quintali di olio.

Anche l’agriturismo toscano (le strutture sono 4.568), infine, continua a muoversi verso l’alto. Gli ultimi dati Istat segnalano una crescita nelle presenze con 3.900.000 (+6%).

Fonte: Coldiretti Toscana

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