L’associazione: “Non coprono costi di gestione”. Nei cinque anni trascorsi dalla scadenza dell’ultima convenzione con l’Ente Parco accumulato un passivo di 175.000 euro.
MASSACIUCCOLI (Lu) – Pochi giorni prima di Natale il Consiglio direttivo dell’Ente Parco Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli ha approvato il testo della convenzione biennale (2019-2020) tra la Lipu e il Parco per la gestione della Riserva Naturale del Chiarone.
Sembrerebbe una notizia, per quanto positiva, priva di particolare interesse, se non fosse che l’ultima convenzione era scaduta nel 2013 e in questi cinque anni la Lipu ha continuato a gestire la Riserva e a mantenerla accessibile interamente a proprie spese, senza nessun contributo economico dall’Ente Parco. Risultato: un passivo di 175.000 euro (mediamente 35.000 euro all’anno) di cui l’Ente Parco non è riuscito in alcuna misura a farsi carico.
Alla luce di tutto questo la stipula di una nuova convenzione è senz’altro una buona notizia. “Purtroppo però – spiega una nota dell’Oasi Lipu di Massaciuccoli – il testo approvato dal Consiglio non è propriamente il frutto di una condivisione tra la Lipu e il Parco e non va incontro alle esigenze dell’associazione che chiedeva un riconoscimento, anche simbolico, dei 5 anni passati e un contributo annuo in linea con i costi di gestione. Questo non è accaduto perché il Parco ha stabilito che l’accordo doveva essere biennale; di conseguenza, in base al nuovo Codice degli appalti, un affidamento diretto non poteva superare la cifra complessiva di 40.000 euro che significa, al massimo, 20.000 euro all’anno. Se si pensa che l’ultima convenzione, scaduta a dicembre 2013, riconosceva alla Lipu un contributo annuo di 50.000 euro la differenza salta agli occhi.
In sede di approvazione il direttore Enrico Giunta ha sostenuto di essersi fatto carico delle richieste della Lipu e dei reali costi di gestione della Riserva, inserendo in convenzione un articolo che dà la possibilità al Parco di affidare alla Lipu interventi di manutenzione straordinaria e altri incarichi non previsti nel testo con ulteriori contributi che, alla fine, saranno in grado di colmare il deficit. Il direttore ha detto che si farà personalmente garante di questo, purtroppo però 30 minuti dopo ha annunciato che dal 1° gennaio non sarà più direttore del Parco”.
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