L’Italia batte sul tempo la Francia, dove il divieto scatterà tra un anno. E dal 2020 bando alle microplastiche nei cosmetici. Giorgio Zampetti (Legambiente): grande vittoria per il nostro Paese.
Sui cotton fioc l’Italia anticipa la Francia, dove il divieto scatterà dal 2020. Dal primo gennaio 2019 da noi saranno finalmente vietati la produzione e il commercio dei bastoncini di plastica per la pulizia delle orecchie: gli unici cotton fioc legali saranno quelli di materiale biodegradabile e compostabile. Le confezioni dovranno anche riportare l’esplicito divieto di buttarli nel wc.
Per avere un’idea dell’impatto dei micidiali bastoncini sull’ecosistema marino bastano i dati forniti dall’Agenzia europea per l’ambiente (EEA): i cotton fioc sono il 4% dei rifiuti censiti sulle spiagge europee, con una punta del 5,2% sulle spiagge del Mediterraneo.
Ancora peggio va in Italia dove i volontari di Legambiente, negli ultimi cinque anni, hanno monitorato 245 spiagge censendo 162.936 rifiuti, di cui il 9% è rappresentato proprio dai cotton fioc, una media di 60 bastoncini di plastica per ogni spiaggia.
«Il bando dei cotton fioc non biodegradabili e non compostabili – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – è una grande vittoria per il nostro Paese. Possiamo considerarla la prima bella notizia per l’ambiente del 2019, frutto di tante battaglie di Legambiente e di un emendamento alla scorsa legge di bilancio a firma di Ermete Realacci, così come lo stop previsto per il primo gennaio 2020 all’uso delle microplastiche nei cosmetici da risciacquo”.
Al bando dei cotton fioc di plastica non compostabile seguirà infatti, il primo gennaio 2020, quello dei prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche, anche questo frutto di un emendamento a firma di Ermete Realacci. Una norma che, spiega Legambiente, considerato il primato italiano sui mercati internazionali di settore, sarà di grande stimolo sull’innovazione nella produzione di cosmetici e sulla tutela dell’ambiente.
Fonte: Legambiente
Aggiungi un commento