Nessun olivo tra le piante colpite. Il batterio appartiene alla sottospecie Multiplex, differente da quella pugliese e finora mai trovata in Italia.
MONTE ARGENTARIO (Gr) – È stato individuato per la prima volta in Toscana, nel Comune di Monte Argentario, un focolaio di Xylella fastidiosa. La scoperta è avvenuta durante i controlli effettuati del Servizio fitosanitario regionale, che ha trovato alcune decine di piante colpite dal batterio che attacca solamente alcune specie vegetali sensibili, portandole al disseccamento.
Dai primi accertamenti è emerso che il batterio in questione appartiene alla sottospecie Multiplex, differente da quella pugliese, una sottospecie finora mai rinvenuta in Italia ma presente in Francia (Regioni Corsica e PACA) e in Spagna. La positività al batterio è stata rilevata su 40 piante arboree e arbustive in seguito a oltre 1000 rilievi effettuati nel 2018. Tra le piante trovate infette ci sono ginestre, poligale, mirtifolia, mandorli e calicotome.
“Le numerose analisi compiute non hanno assolutamente evidenziato infezioni a carico di olivi – ha precisato l’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi – Inoltre l’area interessata è situata nei dintorni dell’abitato di Porto Santo Stefano, zona particolarmente isolata dal resto del territorio toscano per la presenza della laguna di Orbetello che la separa dalla terraferma e non vede la presenza di particolari aree agricole sensibili. Il che garantisce una limitazione naturale delle potenziali vie di diffusione”.
Per ora non si conosce l’origine dell’infestazione, ma tra le ipotesi più accreditate vi è quella dell’introduzione nella zona di piante contagiate o il trasporto di insetti vettori della malattia, provenienti da località francesi o spagnole.
“Per fortuna possiamo contare su un servizio fitosanitario della Regione Toscana davvero all’avanguardia – commenta Francesco Mati, presidente dei florovivaisti di Confagricoltura Toscana – ma questa scoperta conferma ciò che da tempo diciamo, e cioè che l’Europa oramai è sotto l’attacco di fitopatologie provenienti dall’altra parte del mondo a causa di uno scarso controllo entro i confini europei delle merci in entrata”.
Si procederà immediatamente, annuncia la Regione, all’applicazione delle misure fitosanitarie previste dalla norma nazionale ed europea distruggendo le piante colpite, con sintomi sospetti e nelle immediate vicinanze e istituendo una zona cuscinetto nei 5 km circostanti che verrà attentamente sorvegliata. Sarà disposto inoltre il blocco della movimentazione delle piante sensibili. Le azioni di controllo ed eradicazione saranno facilitate dalla conformazione geomorfologica del territorio in questione, che per fortuna è di piccola estensione ed è quasi completamente circondato dal mare e dalla laguna.
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