Attualità

80 milioni ai parchi tagliati con un colpo di spugna. Federparchi: “Dov’è la svolta green?”

Parco foreste casentinesi
Il parco nazionale delle Foreste casentinesi (da www.federparchi.it)

Già stanziati per il programma “Parchi per il clima” sono stati improvvisamente dirottati al fondo per contenere gli aumenti delle bollette energetiche.

 

Redazione

Sembra che predicare bene e razzolare male sia diventata una specialità tutta italiana. Mentre il mondo della politica si riempie la bocca con la famosa “svolta green” 80 milioni di euro, già stanziati per il programma “Parchi per il clima” e nella disponibilità del ministero della Transizione Ecologica, sono stati improvvisamente dirottati nel fondo destinato a contenere gli aumenti delle bollette energetiche.

A darne notizia è Federparchi, che in una nota della Giunta esecutiva parla di “colpo di scena clamoroso e doloroso per i parchi nazionali e le aree marine protette, in prima fila nella battaglia per la tutela della biodiversità e della sostenibilità”. Ma anche un clamoroso paradosso per cui fondi destinati al contenimento dei mutamenti climatici verrebbero dirottati a sostegno dei combustibili fossili, che sono la causa dell’incremento del prezzo dell’energia”.

Pianosa - Arcipelago toscano
Isola di Pianosa – Parco Arcipelago Toscano (da www.federparchi.it)

Una doccia fredda arrivata quando sembrava invece che per il progetto “Parchi per il clima” tutto procedesse a gonfie vele. Per la prima volta, spiega Federparchi, il ministero si era mosso con largo anticipo coinvolgendo e attivando gli enti parco e le aree marine protette. Il primo giugno una riunione plenaria aveva definito le prossime linee di intervento il contrasto ai cambiamenti climatici nelle aree protette. Da quella data, per un mese, amministratori e tecnici dei parchi hanno lavorato senza sosta per preparare documenti e schede e hanno incontrato amministratori locali, associazioni ed esperti.

Lavoro inutile, a quanto pare, visto che un colpo di spugna improvviso ha cancellato tutto. Il PNRR, fa notare Federparchi, ha destinato un misero 0,04% dei fondi per aree protette e biodiversità, e intanto l’Italia si becca dalla Commissione Ue l’ennesima apertura di una procedura di infrazione in campo ambientale per inadempienze relative alla direttiva “Habitat”.
Se questo Governo ritiene che aree protette e biodiversità siano materie irrilevanti per l’Italia – conclude Federparchi – e che dalla mattina alla sera si possa cancellare uno stanziamento di 80 milioni destinato al contenimento delle emissioni per favorire l’utilizzo di fonti fossili, di quale transizione ecologica parliamo?”.