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Legambiente Pisa su chiusura palestra autogestita

La fontina

“Se la Provincia intende davvero ristrutturare l’area La Fontina presenti un piano in tempi brevi”. Nel 2012 il centro era stato occupato e riaperto dai cittadini dopo 10 anni di abbandono.

PISA – Il Circolo Legambiente Pisa manifesta tutta la sua perplessità di fronte alla chiusura della Periferia Polivalente Autogestita a La Fontina da parte della Provincia.
Il centro, dotato di strutture sportive come campetti da tennis, campo da calcio, pista d’atletica e palestra con spogliatoi, è rimasto inutilizzato per più di 10 anni, abbandonato al logorio del tempo.
I cosiddetti “campini” della Fontina sono così diventati uno di quei tristi “non luoghi”, soffocati tra arterie di grande traffico e centri commerciali, troppo spesso dimenticati dalle amministrazioni.

Ma 5 anni fa il Centro è stato riaperto e liberato per iniziativa di un comitato di cittadini, che hanno deciso di riappropriarsi di quello che considerano uno spazio di tutti. “In questi anni – sottolinea Legambiente – l’autogestione ha dato risposte alle varie esigenze di un’area ibrida e di confine: dallo spazio per la sgambatura dei cani del quartiere alle continue partite a tennis organizzate da adulti e adolescenti dalla primavera all’autunno, alla piccola palestra attrezzata”.

Un altro merito non secondario, secondo l’associazione, è aver ripristinato una via di comunicazione protetta e pedonale in grado di mettere in comunicazione due quartieri densamente abitati,  appartenenti a Comuni diversi, ma ugualmente immersi in un’area caratterizzata dal traffico pesante e continuo per la posizione d’ingresso in città e per la presenza di grandi esercizi commerciali.
Se davvero la Provincia ha intenzione di ristrutturarlo – è l’appello di Legambiente Pisa – che presenti un piano in tempi brevi. Se la chiusura avrà per esito quello di far tornare l’area al degrado e all’abbandono precedente, farebbe meglio a lasciare che l’autoorganizzazione dei cittadini continui a restituire a quell’area le sue potenzialità aggregative”.

Fonte: Circolo Legambiente Pisa

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